Valle dei Templi

Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli.

Giardino della Kolymbetra

Il giardino della Kolymbethra (termine greco che indica un tipo di piscina utilizzata in età romana per giochi acquatici) è un sito archeologico di grande rilevanza naturalistica e paesaggistica, ubicato in una piccola valle nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento.

Luogo per incontri, concerti e picnic, oggi è affidato al Fondo Ambiente Italiano (FAI).

 

Scala dei Turchi

La Scala dei Turchi è una parete rocciosa (falesia) che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, vicino a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. È diventata nel tempo un’attrazione turistica sia per la singolarità della scogliera, di colore bianco e dalle peculiari forme, sia a seguito della popolarità acquisita dai romanzi con protagonista il commissario Montalbano scritti da Andrea Camilleri.

Centro Storico di Agrigento

Percorrendo a piedi le strade e i vicoli della vecchia Girgenti si possono scoprire gli angoli caratteristici e i monumenti più significativi che rimandano a complesse vicende storiche e umane che si sono succedute nei secoli tra invasori arabi, normanni, angioni e araganesi.

Ecco i principali siti da visitare:

Monastero di Santo Spirito, Chiesa di Santo Spirito, Cattedrale di San Gerlando, Chiesa di Santa Maria dei Greci, Museo Diocesano (MUDIA) e Biblioteca Lucchesiana.

Sant'Angelo Muxaro - Val di Kam

A circa 30 chilometri da Agrigento, nell’entroterra, si trova Sant’Angelo Muxaro, un borgo con una storia millenaria. Tutto qui scorre lentamente e si conserva ne tempo: lungo la strada si godono panorami di vallate, colli, pizzi e monti, il fiume Platani scorre piano e la gente passeggia senza fretta, quasi temendo di allontanarsi dal passato. A Sant’Angelo Muxaro non si va per un’escursione o per mangiare, ma per vivere un racconto.

Un viaggio nell’ ”Ultima Sicilia”, quella sconosciuta, non convenzionale e lontana dalle dinamiche del turismo di massa.

Tour del borgo con degustazioni itineranti. Visita alle attrazioni (piccolo museo, chiese, luoghi) con la possibilità di aggiungere una passeggiata in area archeologica/naturalistica (a piedi, in jeep o in e-bike)  e il pranzo in famiglia o un pic-nic.

Ogni mattina è possibile raggiungere Sant’Angelo Muxaro con il bus di linea con i seguenti orari: nei giorni feriali, Agrigento – Sant’Angelo Muxaro ore 9.40 e rientro per Agrigento alle ore 15.30.

Racalmuto e Fondazione Leonardo Sciascia

A Racalmuto a pochi km da Agrigento il tempo sembra essersi fermato.
I suoi monumenti, le chiese, le fontane e le stradine del centro storico trasformano una semplice passeggiata in un fantastico tuffo nel passato.
Li ha sede la Fondazione Sciascia volta a promuovere la conoscenza dello scrittore Leonardo Sciascia.

Una pinacoteca con oltre duecento ritratti di scrittori: opere realizzate con tecniche diverse e in differenti periodi storici e annovera disegni a penna di Fabrizio Clerici, lavori di Renato Guttuso, Bruno Caruso, Piero Guccione, Gaetano Tranchino, Marc Chagall ed altri.

Un epistolario  dove è custodita inoltre la corrispondenza dello scrittore con personalità del mondo politico e culturale del dopoguerra: da Pier Paolo Pasolini ad Italo Calvino, da Elio Vittorini a Jorge Guillén, da Alberto Moravia ad Indro Montanelli, Vincenzo Consolo, Domenico Faro, Fabrizio Clerici, Antonino Uccello, Gesualdo Bufalino, Mario Tobino, Enzo Biagi, Giorgio Napolitano.

Circa quindicimila documenti di notevole interesse intellettuale che attraversano la vita politica e letteraria del secolo scorso, moltissimi dei quali ancora inediti.

Nella pinacoteca è possibile ammirare inoltre un’esposizione permanente delle prime edizioni dei libri dello scrittore, alcune pubblicazioni curate o promosse dalla Fondazione, quelle in lingua straniera, i registri di classe originali, vergati ai tempi dell’insegnamento nella scuola elementare di Racalmuto.